Marco Vitruvio Pollione
Libro Terzo, Prefazione.
Non ci si deve quindi stupire se i pregi artistici vengono oscurati per mancanza di notorietà; semmai ci si deve indignare quando, come troppo spesso accade, i favori conviviali inducono invece che a una corretta valutazione, a un lusinghevole e immotivato plauso. Pertanto se, come piaceva a Socrate, i sentimenti, i pensieri e le conoscenze scientifiche fossero chiari e visibili, non conterebbero nulla i favoritismi né l’ambizione, ma spontaneamente si affiderebbero le opere a chi avesse raggiunto il più alto livello artistico, attraverso un autentico e consapevole impegno.
(De Architettura, Libro Terzo, Prefazione, 3.)